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1990 Passerelle a Mirafiori Torino

            1990, Complessi industriali
Torino - Passerelle a Mirafiori

 
 
 
 
 
 
  Il progetto riguarda lo stabilimento automobilistico di Torino che aveva la necessità di separare il traffico pedonale da quello veicolare nei due ingressi, che si affacciano su corso Tazzoli e sono adiacenti alla pista di collaudo delle autovetture dello stabilimento. In particolari momenti della giornata (cambio turni, orario mensa) nel breve intervallo di tempo di pochi minuti, in quest’area, si venivano a trovare molte persone a piedi, le quali interferivano pesantemente con il traffico veicolare dello stabilimento creando una situazione di pericolo. Si aggiungeva inoltre la necessità di individuare una soluzione che convogliasse rapidamente il traffico pedonale lungo un percorso veloce e sicuro verso le porte di uscita, oltre alla necessità di ridurre al minimo l’ingombro di un’eventuale struttura di smistamento che non intralciasse le attività dello stabilimento e fosse velocemente cantierizzabile con costi contenuti. Tra le varie ipotesi sviluppate a livello progettuale i tunnel sospesi sembravano soddisfare le esigenze della committenza, perché separavano i flussi pedonali da quelli veicolari, ed offrivano sotto il profilo architettonico una soluzione interessante e nuova nel suo genere e contemporaneamente un percorso protetto, in rapporto diretto con l’ambiente esterno, che garantiva una realizzazione agevole e veloce. I tunnel sono stati pensati con una struttura portante in acciaio, sorretta da pilastri binati che sostengono una rampa gradonata con una copertura in plexiglas aperta sui lati che convoglia il flusso pedonale che accede dagli ingressi di Corso Tazzoli al primo piano dello stabilimento, dove avviene lo smistamento in corrispondenza delle scale e degli spogliatoi dei dipendenti. La rampa gradonata posta all’interno dei tunnel è avvolta da una copertura tubolare in metacrilato trasparente ed è sospesa a dei portali, composti da coppie di colonne montanti binate a citazione delle ciminiere e dei camini industriali così ricorrentemente presenti in questo contesto industriale. Due doppi IPE sovrapposti, uno primario ed uno secondario costituiscono la struttura di sostegno della rampa. Su di questi appoggiano le crociere orizzontali con funzione di irrigidimenti e controventatura, la gradinata è stata realizzata utilizzando della lamiera grecata ed i parapetti laterali sono anch’essi in acciaio come delle ringhiere filanti, in cui sono presenti i marchi  utilizzati nelle varie epoche dallo stabilimento automobilistico. Il grande dislivello da superare per raggiungere il primo piano dello stabilimento ha costretto i progettisti a prevedere dei gradini leggermente in pendenza che facilitano la salita e la discesa , l’inclinazione non è visibile dall’esterno perché nascosta dai cordoli laterali che conferiscono l’idea di una struttura leggera ma industriale. La finitura grezza zincata del telaio e dei portali strutturali, la copertura trasparente sottolinea il carattere essenziale dell’ intervento, le uniche note di colore sono l’arancione degli IPE primari, il giallo per gli IPE secondari ed il blu del parapetto e delle travi in calcestruzzo in corrispondenza dei collegamenti ai vani scala. Nelle ore diurne si ha una piacevole vista d’insieme dall’alto di tutto il complesso industriale, mentre con l’oscurità i tunnel si trasformano in un tubo luminoso che ben si inseriscono nel contesto. La filodiffusione posta all’interno accompagna il pedone nell’attraversamento del tunnel sospeso.

Progettisti:
Arch. Liliana Canavesio - Arch. Valter Bruno - Arch. Maura Spandonari

Collaboratori esterni:
Prof. Arch. Gustavo Bertini


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